EQUILIBRIO VITA - LAVORO: COME OTTENERLO GRAZIE AL COACHING


Vivere in equilibrio si può? E cosa significa? Nel rispondere a queste domande parto da un esempio che mi tocca personalmente. A noi coach viene sempre chiesto che tipo di coaching svolgiamo. E se non ci viene chiesto, è comunque una domanda che ci poniamo di continuo. Sport coaching? Life coaching? Business coaching? Career coaching? Parent coaching? e così via… Personalmente ho sempre trovato grande difficoltà a rispondere a questa domanda e ora che ho ben compreso il perché voglio condividerlo con voi.

Nella mia attività di coach mi relaziono con clienti di diverso tipo: gli sportivi, che vogliono eccellere nella loro attività e incrementare le proprie prestazioni (sport coaching); i clienti che stanno attraversando un periodo di smarrimento e hanno bisogno di orientare nuovamente la bussola verso obiettivi di vita coerenti ed appassionanti (life coaching), gli imprenditori che vogliono migliorare il proprio business ma allo stesso tempo vogliono anche diventare leader sempre più competenti, ormai consapevoli che il vecchio stile autoritario non funziona più e che un’organizzazione, per volare alto, ha bisogno di grande motivazione da parte dei propri dipendenti e di obiettivi condivisi che oggi hanno sempre meno a che fare con il profitto in sé e sempre di più con l’impegno sociale, il rispetto dell’ambiente e dell’altro, la valorizzazione delle diversità e la tecnologia al servizio dell’umanità.

Lavorando con queste diverse tipologie di clienti, invece che identificarmi come coach attivo in uno specifico ambito di azione, ho rimarcato con ancor più convinzione la mia scelta di non richiudermi in una stretta categorizzazione. Al contrario, ho compreso con ancor più chiarezza che il tratto che identifica più nettamente il mio modo di fare coaching è proprio la consapevolezza e la convinzione che ogni attività che svolgiamo non può essere separata dal restante, non può che far parte di un unico grande piano, un’unica sinfonia che dobbiamo imparare a suonare accordando strumenti diversi e facendoli dialogare armoniosamente tra di loro.

Lo sport, il lavoro, la carriera, le relazioni personali, il benessere psicofisico, la propria personalissima spiritualità, tutte queste aree fanno pare di quella meravigliosa arte che chiamiamo “arte di vivere”, e che siamo portati ad apprendere per esperienza diretta. Quest’arte trova il suo compimento solo nel momento stesso in cui tutte queste aree si mantengono in equilibrio tra loro, si appoggiano, si mischiano, diventano manifestazione diretta e inscindibile di quello che siamo più profondamente, il nostro IO più autentico. E' una questione di identità, insomma, e l'identità - come la realtà - non presenta una ma diverse sfaccettature. Vivere in equilibrio significa abbracciare queste sfaccettature, viverle come un regalo e non come un impedimento, anche se a volte ciò significa dover rinunciare a qualcosa perché non possiamo fare tutto e farlo sempre e solo al meglio: non possiamo pretendere di passare 11 ore al lavoro tutti i giorni, essere nel frattempo in palestra, godere di una socialità invidiabile tutte le sere, essere presenti al massimo con i propri figli, leggere tutti i libri del mondo. Scegliere, decidere, è anch'essa una competenza fondamentale nel processo di vivere in equilibrio e sapere attingere un po' da una parte e un po' dall'altra significa proprio ricercare questo equilibrio.  

L’arte di vivere è un’arte personalissima: ognuno ha la propria ricetta da scrivere, nessuno può distribuirne una che valga per tutti. Per questo un buon coach non dice mai COSA fare, semmai propone al cliente un metodo, un metodo che dal mio punto di vista deve puntare sul potenziamento di alcune skills: l’intelligenza emotiva, la gestione efficace della comunicazione, lo sviluppo della leadership e dell'assertività, la capacità di motivare e credere in se stessi, la capacità di orientare le proprie scelte coerentemente con i propri valori, la consapevolezza dei propri bisogni, le gestione dei propri pensieri per mutare le convinzioni limitanti in motivanti. Tutte queste sono competenze che moltiplicano la possibilità di imparare a gestire il proprio tempo e le proprie energie in modo adeguato, per poter vivere un po' più in equilibrio una vita che sempre più spesso appare - erroneamente - come una corsa ad ostacoli. 

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